lunedì 27 maggio 2013

How to... e fare le meringhe diventa facile!

difficoltà: medio - alta
tempo: 15 minuti + 3 ore di cottura

Fare le meringhe in casa vi sembra un'impresa impossibile? 
Dopo anni di fallimenti (e un corso di pasticceria) ho imparato: è facile, veloce e buonissimo! 


Quella che vi propongo è la ricetta delle meringhe a freddo, il risultato è ottimo e, secondo me, non inferiore alle meringhe a caldo dalla procedura molto più complicata.

occorrente: uova, zucchero a velo, una frusta elettrica

 Ingredienti

60 gr. di zucchero a velo per ogni albume
un pizzico di sale

Separare i tuorli dai bianchi - che devono essere puliti e senza tracce di "rosso" - e aggiungere un pizzico di sale. Montare i bianchi con la frusta elettrica, quando avranno preso un po' di volume aggiungere a pioggia lo zucchero a velo e continuare a montare fino a quando l'impasto non diventerà consistente e lucido. Non abbiate paura di montare troppo i bianchi, più sono compatti, meglio è.

Quando è pronta, la meringa deve "scrivere"

Una volta raggiunta la giusta consistenza la meringa può essere utilizzata a crudo come copertura delle torte (per avere l'effetto abbronzato sono sufficienti due minuti sotto al grill) oppure cotta per la classica meringa, da mangiare così com'è o da utilizzare per ricette di dolci e meringate.


Su una placca da forno coperta con un foglio di carta da forno realizzare delle meringhette, i più esperti potranno sbizzarrirsi con la tasca da pasticcere, i più imbranati far adagiare sulla placca del forno il contenuto di un cucchiaio da minestra. 
Consiglio di limitare la dimensione delle meringhe per non doverle cuocere per ore e ore...
Infornare a 90° per tre ore et voilà!


I consigli del Diavolo del focolare:
  • La meringa cruda deve essere molto consistente, se la prendete con un cucchiaio non deve scivolare, così come una volta inserita nella tasca da pasticcere non deve "scappare fuori" dal beccuccio mentre state riempiendo la tasca. Una volta sulla placca da forno non deve "sedersi" o sparpagliarsi in giro. I miei tentativi fallimentari (e sono stati parecchi) sono sempre dipesi dal non aver montato abbastanza i bianchi, non abbiate dunque paura di eccedere!

  • Conosci il tuo forno. La temperatura deve essere bassa (90°), io ho un forno a gas la cui temperatura minima è 125°, ho ovviato il problema tenendolo un po' aperto.  Se la temperatura è troppo alta le meringhe bruceranno fuori e resteranno mollicce dentro. Una volta "capito" il proprio forno, le meringhe non hanno bisogno di assistenza, io le inforno e non le guardo più (a volte esco anche di casa), basta solo ricordarsi di spegnerle!

  • Le meringhe richiedono il forno acceso per tre ore di fila, quindi per ottimizzare la spesa consiglio di montare almeno 3/4 albumi.


INTOLLERANZE
Questa ricetta è adatta sia per le persone intolleranti ai lieviti che ai latticini.

martedì 21 maggio 2013

How to: pedicure casalinga


Estate, tempo di sandali. Non so quante di voi potranno vantare piedi statuari, certo è che per sfoggiare scarpe aperte, siano infradito gioiello o più spartane birkenstock, una pedicure a regola d'arte è d'obbligo. Per avere piedi impeccabili non è necessario rivolgersi ad un salone di lusso, basta trattare con cura e costanza le nostre estremità.

Pedicure casalinga in 5 mosse:                                                    
                                                                                                                                                                   
1. Per cominciare, bisogna passare una raspa inumidita con acqua ossigenata sui piedi puliti e asciutti ed eliminare così le parti ruvide intorno ai talloni, sotto alla pianta del piede e dove occorre.



 2. Far seguire un pediluvio, preferibilmente aggiungendo all'acqua una manciata di sali o qualche goccia di olio essenziale, scegliendo quello più adatto: lavanda e salvia risolvono i problemi legati alla sudorazione, il rosmarino rivitalizza i piedi stanchi e doloranti mentre il semplice sale grosso da cucina cura il gonfiore.


3. Asciughiamo con cura i piedi, per evitare la formazione di odiosi funghi, facciamo seguire un bel massaggio con una crema rinfrescante o nutriente.


4. Armate di forbicine, procediamo con il taglio delle unghie, che vanno lasciate dritte; il taglio ovale forse è più bello ma porta l'unghia a incarnarsi (se per caso avete un'unghia incarnata non provate con il fai da te, potrebbe rivelarsi disastroso, riivolgetevi invece ad un bravo podologo, così come per i calli). Un ultimo tocco con una lima di cartone per rifinire i bordi.

5. Passiamo allo smalto. Ormai out la la French manicure (e pedicure), è preferibile stendere il colore uniforme. Quale scegliere? La moda del momento è democratica dal classico rosso a colori fluo o unghie multicolor tutto è permesso. Possimao sbizzarrirci! 





lunedì 13 maggio 2013

Come sopravvivere alle pulizie di primavera




Non ho osato tirare in ballo prima questo argomento per non rovinarvi le vacanze pasquali e i ponti vari, ma... avete già iniziato le pulizie di primavera?
Ecco qualche consiglio per avere una casa tirata a lucido senza soccombere.
1. procedere per gradi e non avere fretta, non abbiate paura di lasciare il lavoro a metà per riprenderlo il giorno dopo.
2. pulire persiane e infissi. Spolverare le persiane con una spazzola cilindrica. Lavare persiane e infissi con uno straccetto imbevuto di acqua e detersivo e sciaquare. 


3. spolverare i libri se ne avete, saranno in assoluto la cosa più polverosa della stanza. 

Iniziando dall'alto, spolverarli due a due sbattendoli tra loro, procedere fino a quando non avrete svuotato un settore, spolverare il ripiano e riporli.


4. staccare i quadri e spolverare con uno spazzolone (o con una scopa pulita) muri e soffitto. Spolverare i quadri con delicatezza davanti e dietro, se sono protetti da un vetro lavarlo con un panno imbevuto nel detersivo - mi raccomando, non spruzzate il detersivo direttamente sulla superficie perché potrebbe rovinare la cornice - e riappenderli.



5. spolverare sopra gli armadi, scaffali e mobili alti. Spolverare i bastoni delle tende e i lampadari.

6. spazzolare con spazzola a mano o quelle dell'aspirapolvere il tessuto di divani e imbottiti.


7. spolverare come di consueto il resto della stanza (per gli intarsi e le parti dove si accumula la polvere è perfetto un pennello), sbattere i tappeti, aspirare e pulire il pavimento.  Se necessario lucidare le maniglie.

8. Staccare e lavare le tende.

9. Lavare i vetri.

... e ora potete passare alla prossima stanza!

venerdì 3 maggio 2013

Come piegare la camicia da uomo


Cosa c'è di peggio di stirare una camicia da uomo? Beh, piegarla naturalmente! Un solo passo falso e si buttano all'aria 5 minuti (tempo medio della sottoscritta) di duro lavoro.
Appenderla a una gruccia è sen'altro la soluzione più veloce ma spesso lo spazio a disposizione non ce lo consente, ecco dunque la guida illustrata per una piegatura a prova di camiciaia.

Step 1
Una volta stirata e abbottonata la camicia, metterla piatta sull'asse e dare un colpo di ferro alle spalle facendo attenzione a non fare grinze.


Step 2 
Stendere la camicia su un piano e piegarla da un lato e accompagnarlo con la manica.

  
Una volta che la manica è piegata e senza grinze lungo la camicia, piegarla in due verso il colletto. Procedere nello stesso modo anche dall'altra parte.


Step 3

I puristi potranno ripiegare verso l'alto il fondo della camicia (la parte con la curva, per intenderci), dare un colpetto ci ferro alla piega per poi piegare la camicia in due. I frettolosi (tra cui ci sono anch'io) potranno limitarsi a piegare la camicia in due. Et voilà!


si ringrazia EmilyEmme per il tutorial fotografico e i preziosi insegnamenti.