martedì 2 dicembre 2014

Ferro da stiro Ariete - la recensione


Circa un annetto fa mi si è rotto l'ennesimo ferro da stiro. Non ho molta fortuna con i ferri, indipendentemente dal loro prezzo e qualità, mi durano pochi anni per poi decedere senza rimedio (uso sempre l'acqua distillata, eh...). Visto questo mio karma negativo ho deciso di buttarmi sul low cost più spietato e ho trovato su Amazon questo modello Ariete che oltre ad essere rosa (son cose) e ad essere da 2200 W, aveva anche il pregio non da poco di costare solo 16 euro.



Ebbene, dopo un anno di test severissimi, ecco le mie conclusioni:

PRO
  • Svolge onestamente il suo lavoro
  • Si può usare sia a vapore che senza
  • Ha il sistema di autopulitura per liberare i fori del vapore dal calcare 
  • Costa pochissimo
  • Dopo un anno tra le mie mani è ancora vivo ed efficiente

CONTRO
  • Ha il filo corto (non che non si riesca ad usare ma se non avete prese "strategiche" può essere scomodo), io ho ovviato al problema con una ciabatta che, oltre ad allungare il filo, mi permette di spegnere l'interruttore quando faccio il refill d'acqua.
  • Ha il serbatoio un po' piccolo e sei costretta a ricaricare l'acqua. Se, come me, hai poca roba da stirare può andare bene ma se i panni raggiungono altezze vertiginose potrebbe essere scomodo. Di contro, avendo il serbatoio piccolo, il ferro è sempre leggero e maneggevole.
Pagella: eccellente rapporto qualità prezzo, promosso!

martedì 11 novembre 2014

Pasta al forno veloce

difficoltà: facile
tempo: 20 minuti + 40 minuti in forno


Ingredienti per quattro persone:

300 gr. di pasta
150 gr. di ricotta
2 turoli
100 gr di prosciutto cotto a dadini
parmigiano q.b.
100 gr. di panna da cucina
sale q.b
burro q.b.


Cuocere la pasta al dente, nel frattempo mescolare la ricotta con i tuorli d'uovo, prosciutto, parmigiano, panna e sale. 
Condire la pasta con il composto e disporre il tutto in una pirofila unta con il burro.
Cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti.


Buon appetito!

giovedì 24 luglio 2014

Le piante non vanno in vacanza



Care diavolette del focolare, siete in procinto di partire per le vacanze ma i vostri amici/parenti vi hanno detto "col cavolo che veniamo a bagnarti le piante tutti i giorni!" ? 
A me è capitato l'anno scorso, così mi sono industriata e ho trovato in rete dei sistemi casalinghi per l'auto annaffiatura delle adorate piantine, ho testato vari metodi (a prova di estate calda) e sono partita confidando nella buona sorte. 
Questi sono i sistemi che posso consigliare  ai miei fedeli lettori: 


 Carote di terracotta



Occorrente: 
una carota di terracotta per ogni vaso
una bottiglia d plastica vuota per ogni vaso (se si sta via un po' di tempo consiglio le bottiglie d'acqua da 2 litri).

Procedimento: 
1. bagnare abbondantemente le piante 
2. riempire d'acqua la bottiglia 
3. inserire la carota al posto del tappo 
4. capovolgere la bottiglia e, con un paio di forbici, forare il fondo
5. inserire la carota nella terra e il gioco è fatto!

la edera al mio ritorno (dopo una settimana) era così
 
Io ho utilizzato questo sistema per le piante sulle balconiere, al mio ritorno erano irrigate e contente e, nonostante qualche temporale estivo, le bottiglie erano ancora ben salde nella terra.

Pro: il sistema  è pratico e veloce, funziona ed è approvato!
Contro: se si hanno molte piante si rischia di spendere una fortuna (le carote di terracotta costano circa 3 euro l'una e si comprano nei negozi di giardinaggio), se fa molto caldo e si sta via più di dieci giorni la pianta rischia di restare a "secco".


Bacinelle e strisce di cotone


situazione dopo una settimana di assenza

Occorrente:
3/4 bacinelle capienti (dipende dal numero di piante) 
rialzi per le bacinelle (come ad esempio un vaso o uno sgabellino) 
strisce lunghe in tessuto di cotone (1 per i vasi piccoli, 2 o 3 per quelli più grandi).

Procedimento:
1. ammassare le piante in un angolo ombroso lasciando di quando in quando lo spazio per la bacinella. Non avendo abbastanza spazio io le ho messe anche al sole e al mio ritorno stavano benone, ma più sono vicine più si faranno ombra tra di loro, mantenendo facilmente l'umidità
2. per irrigare bene la pianta la bacinella deve essere più in alto del vaso, ogni due o tre piante inserire la bacinella con il suo rialzo
3. bagnare abbondantemente le piante e riempire le bacinelle fino all'orlo
4. confezionare delle strisce di cotone o lana abbastanza lunghe tagliando una vecchia camicia o un asciugamano di lino
5. bagnare le strisce e inserirle nella terra del vaso: un capo dovrà stare ben piantato nella terra, l'altro in fondo alla bacinella. Ogni bacinella può irrigare tranquillamente 3 o 4 piante.

Pro: il sistema è molto economico, va bene per le assenze più lunghe e in caso di pioggia la bacinella farà il "pieno" in autonomia. Il sistema funziona benissimo!
Contro: il procedimento è più macchinoso.

giovedì 3 luglio 2014

Detox water



Non so voi ma io d'estate entro in una pericolosa spirale di acqua e sciroppo di menta, onde evitare il diabete fulminante ho deciso di cimentarmi nella creazione di bevate homemade (meglio ancora se disintossicanti), ho così cominciato una fase di sperimentazione che ha prodotto buoni risultati.
Le bevande detox sono facili e veloci da preparare e sono una ragione in più, per chi come me non berrebbe mai, per farsi un bicchierino di quando in quando...
Basta mettere a  mollo in un litro d'acqua la frutta per qualche ora (o meglio ancora tutta la notte) e il gioco è fatto! 


 Ecco le mie ricette preferite:

limone

versare il succo di mezzo limone in mezzo litro di acqua tiepida e bere al mattino (digiuni)

limone e menta

1/2 limone bio tagliato a fettine sottili
6 foglie di menta
1 l. d'acqua

limone e fragole

1/2 limone bio tagliato a fettine sottili
4 fragole
1 l. d'acqua
 
fragole e kiwi

2 fragole
2 kiwi sbucciati e tagliati a fettine sottili
1 l. d'acqua
anguria e menta

l'aequivalente di una tazza di anguria tagliata a cubetti
3 foglie di menta
1 l. d'acqua

lamponi e mirtilli

1 manciata di lamponi
1 manciata di mirtilli
1 l. d'acqua

giovedì 26 giugno 2014

Crostatine ai lamponi

difficoltà: media 
tempo: 1 ora e mezza (cottura compresa) + 30' di riposo per la pasta 


Cosa c'è di più estivo di una crostatina ai lamponi? Per me nulla. Sarà che ho la fortuna di avere le piante in giardino e chili e chili di lamponi maturi hanno sempre segnato per me l'inizio dell'estate. Quest'anno non è stato da meno e, oltre a scorpacciate di frutta e marmellata, sono arrivate puntuali anche le crostatine.
Realizzarle è semplice e le monoporzioni, oltre ad essere carine, fanno tutti contenti (anche la cuoca, che non vedrà i lamponi tagliati malamente a metà).
Ecco come realizzarle:


Ingredienti per 10-12 crostatine di 10 cm:

una decina di mini tortiere da 10 cm


per la frolla

300 gr. di farina
200 gr. di burro
130 gr. di zucchero
1 - 2 uova (dipende da quanto sono grandi)
la scorza grattugiata di un limone oppure una bustina di vanillina
1 pizzico di sale

per la crema pasticcera

1/2 l. di latte
3 tuorli 
1 uovo intero
100 gr. di zucchero
la scorza grattugiata di un limone o una bustina di vanillina
40 gr. di farina

Per prima cosa impastate la pasta frolla: versate lo zucchero sul piano di lavoro, incorporate il burro a temperatura ambiente, quindi aggiungete le uova, la scorza del limone, un pizzico di sale ed infine la farina.
Lavorate rapidamente la pasta con le mani fino a che non abbia una consistenza morbida e compatta. Per il procedimento completo clicca QUI.
Avvolgete la pasta nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero per 30 minuti.


Mentre aspettate, preparate la crema pasticcera: mettete a bollire il latte e gli aromi in un pentolino, a parte sbattete le uova con lo zucchero e incorporatevi la farina a pioggia. Quando il latte sarà bollente, toglietelo dal fuoco e versateci dentro velocemente (e senza smettere di mescolare) il composto di zucchero uova e farina precedentemente preparato. Rimettete il pentolino sul fuoco e fate cuocere (mescolando sempre) per un paio di minuti. Per il procedimento completo clicca QUI.
Una volta pronta, cospargete la crema con uno strato di zucchero a velo e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.



Trascorsa mezz'ora, togliere la pasta frolla dal frigo, stenderla (spessore di circa 1/2 cm.) e disporla nelle formine. Far cuocere in bianco per 20 minuti in forno pre-riscaldato.




Una volta raffreddati i gusci, stendere un sottile strato di crema pasticcera e decorare con i lamponi (o altra frutta piacere).


Buon appetito!



martedì 10 giugno 2014

Flo Dolcimagie - Un sogno per Meg


Qualche settimana fa sono stata invitata al Salone Internazionale del libro di Torino per conoscere Alessandra Berello, autrice di Flo Dolcimagie. Si tratta di una serie di libri per bambine che raccontano le avventure di Meg, giovane aspirante pasticcera e al termine di ogni volume si trova una golosa ricetta da realizzare con le proprie mani.
Nello spazio cookbook del Salone, tra una chiacchiera e l'atra, Paola Sucato del blog Ci_polla e la figlia Blanca hanno preparato per noi dei fantastici biscotti al cacao tratti da uno dei libri di Flo Dolcimagie.

Alessandra Berello, autrice di Flo dolcimagie, insieme a Blanca e Paola
 in occasione del cooking show al Salone internazionale del libro di Torino



Ora vi chiederete perchè ve ne sto parlando con questo clamoroso ritardo... La risposta è semplice, ho dovuto sottoporre il libro alla severa recensione di una novenne doc, la piccola Miss B. Lettrice compulsiva, ha divorato il primo volume della serie in poche ore e, siccome l'appetito vien mangiando, abbiamo concluso la sessione di lettura preparando la ricetta in fondo al libro: i muffin dal cuore di cioccolato.


Miss B., oltre ad essere una lettrice accanita, ha anche il dono della sintesi, pertanto la sua recensione si è limitata a un "molto bello, lo consiglio a tutti". Anche se un po' scarno, il suggerimento pare aver funzionato, tanto che anche il fratello undicenne ha dato una (non poi così rapida) sbirciata al libro.



Muffin dolcecuore

difficoltà: facile
tempo: 30' + 30' di cottura



Ingredienti

250 gr di farina
un cucchiaio e mezzo di lievito
un pizzico di bicarbonato
un pizzico di sale
1 uovo intero + 1 tuorlo
120 gr di zucchero
100 gr di burro
150 ml di latte
50 gr di cioccolato fondente
50 ml di panna liquida


Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, una volta sciolto togliere dal fuoco e aggiungere la panna liquida. Versare il composto nei cubetti porta-ghiaccio, attendere che arrivi a temperatura ambiente e mettere in freezer per circa mezz'ora.


In una ciotola mescolare gli ingredienti in polvere (farina, zucchero, sale, lievito e bicarconato).  In una seconda ciotola mescolate gli ingredienti liquidi (uova, burro sciolto a bagnomaria e latte).
Quindi unire al composto liquido quello in polvere e dare cinque rapide mescolate, senza curarsi troppo che il composto risulti omogeneo. Il buono del muffin è proprio la texture un po' grossolana, grazie alla quale risultano più morbidi.


Imburrare bene le formine del muffin in modo che l'impasto non si attacchi durante la cottura.


Riempire con un cucchiaio la formina per 2/3, togliere dal freezer i cuori di cioccolato (ormai solidificati) e disporne uno per ogni formina, coprire con un altra cucchiaiata di impasto.


Cuocere in forno pre-riscaldato a 180°C per circa mezz'ora.


Aspettare pazientemente (magari leggendo il secondo volume della serie) che i muffin siano pronti e mangiare una volta raffreddati.
Buon appetito!

Flo Dolcimagie di Alessandra Berello
Un sogno per Meg
DeAgostini 
8.90 euro


giovedì 29 maggio 2014

Baccalà con patate

difficoltà: facile
tempo: 20 minuti + 1 ora in forno


Ingredienti 

500 gr. di baccalà
3-4 patate
un cucchiaio di pangrattato
un rametto di rosmarino
sale e olio q.b.

Dissalare il baccalà tenendolo immerso per due giorni in una ciotola d'acqua (che terrete in frigorifero), cambiando completamente l'acqua 3-4 volte al giorno.
Una volta dissalato, togliere la pelle tirandola con fermezza dalla coda verso il centro. Tagliare il baccalà a pezzetti e togliere le eventuali lische (a questo scopo ho riciclato una pinzetta per le sopracciglia che funzionava male ma che per le lische è veramente super!)


Lavare le patate e tagliarle a rondelle abbastanza sottili.
Ungere una pirofila con tre cucchiai d'olio, disporre uno strato di patate, quindi uno di baccalà a pezzetti e infine un altro strato di patate e condire con un filo d'olio.
Tritare finemente il rametto di rosmarino, mescolarlo in una ciotolina con un cucchiaio di pangrattato e spolverizzare il tutto sull'ultimo strato di patate.


Coprire la pirofila con un foglio di carta alluminio e cuocere in forno caldo 200°C per un'ora.

giovedì 22 maggio 2014

Maschera idratante allo yogurt


Ecco a voi una delle maschere di bellezza che applico più spesso: veloce, efficace e low cost, è l'ideale per mantenere fede ai buoni propositi di prendersi cura di sé stesse.
Basta applicare su viso e collo puliti l'equivalente di circa mezzo vasetto di yogurt e lasciare in posa per circa 10 minuti. Sciacquare con acqua tiepida e idratare come di consueto.
Arrossamenti e irritazioni spariranno in un battibaleno (io la faccio sempre dopo la pulizia del viso) e la vostra pelle sarà vellutata e luminosa.

lunedì 5 maggio 2014

Torta alle mele di zio Adriano

difficoltà: facile
tempo: 20 minuti + 30 minuti di cottura


Questa torta di mele light è stata inventata da un mio antenato appassionato di cucina molto tempo prima che il concetto di "low fat" invadesse le nostre diete. Nel triste periodo in cui sono stata intollerante al lattosio è stata la mia ancora di salvezza: ho sostituito i 35 grammi di burro con l'equivalente in olio di semi, mentre un po' d'acqua sostituisce senza problemi il poco latte che serve a rendere l'impasto più morbido, senza cambiamenti nel risultato finale. Grazie dunque a zio Adriano e alla sua torta di mele per aver spezzato l'accoppiata torta light = la tristezza nel dessert.






Ingredienti

2 uova
150 gr. di zucchero semolato
35 gr. di burro (o olio di semi)
200 gr. di farina
1 bustina di lievito per dolci
uva passa e pinoli (ma va bene qualsiasi frutto secco) a volontà
4 mele
1 pizzico di sale
latte q.b. (o acqua)



Accendere il forno a 180°C. 
Rivestire con un foglio di carta da forno inumidita una tortiera da 24 cm.
Far rinvenire una manciata di uva passa lasciandola a bagno una decina di minuti in una ciotolina di acqua tiepida. 


Nel frattempo, in una terrina, montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, poi unire il burro, la farina, il lievito. Se il composto risultasse difficile da lavorare, ammorbidirlo con un mezzo bicchiere di latte (o acqua). 


Tagliare le mele a fettine a aggiungerle al composto, insieme ai pinoli e all'uva passa scolata dall'acqua e infarinata (N.B. far rinvenire l'uvetta e infarinarla le permetterà di distribuirsi uniformemente nell'impasto senza finire tutta sul fondo della torta). 


Versare il tutto nella tortiera e cuocere in forno per circa 30 minuti.


INTOLLERANZE Questa ricetta è adatta alle persone intolleranti al lattosio

venerdì 11 aprile 2014

Calamari ripieni alla duchesse

difficoltà: media 
tempo: 30 minuti  + 45 minuti di cottura


Ingredienti:

5 calamari
100 gr di pangrattato
1 uovo
capperi
prezzemoli
parmigiano
sale
noce moscata
olio extra vergine d'oliva
acqua
un grappolo di pomodori datterini




Tagliate i tentacoli dei calamari, eliminate occhi e bocca e mettete da parte i ciuffetti puliti.
Svuotate i calamari e spellateli (senza tagliare le alette). 
Spellare i calamari può sembrare difficile ma in realtà basta afferrare un lembo della pellicina scura che li ricopre e tirare delicatamente, la pelle verrà via da sé. Se restassero dei residui basterà grattarli via aiutandosi con un coltello (facendo ben attenzione a non tagliare il calamaro).



In una terrina mescolate pangrattato, uovo, una manciata di capperi tritati, un pizzico di noce moscata, sale, pepe, un po' di prezzemolo tritato e tre cucchiai di parmigiano grattugiato. Per mescolare meglio aggiungere un po' d'acqua al composto che dovrà comunque risultare abbastanza compatto.





Inserire il composto in una tasca da pasticcere e riempire i calamari per metà (se non avete la tasca, va benissimo anche un cucchiaino da tè. Ci impiegherete solo qualche minuto in più!).  
Il pangrattato tende a gonfiare durante la cottura, per evitare "esplosioni" fate attenzione a non riempire troppo i calamari. Chiudete i calamari con uno stecchino.


Scaldare due cucchiai d'olio in una padella antiaderente e far rosolare i calamari da tutti i lati. Bagnare con vino bianco, una volta sfumato, unire il composto che avete avanzato, i pomodori datterini tagliati a pezzetti e i ciuffetti di calamaro.
Cuocere a fuoco basso per 45 minuti.


Buon appetito!

mercoledì 2 aprile 2014

Il salvambiente Sutter - la recensione



Qualche tempo fa ho finalmente trovato le ricariche salvambiente Sutter, nel caso specifico si tratta di ricariche di sgrassante (ma ci sono anche per lavavetri e lavapavimenti), in cui il liquido concentrato è racchiuso in una confezione di plastica molle che si scioglie a contatto con l'acqua. Naturalmente le ho subito comprate, visto checostano pochissimo, 1.20 euro per due ricariche, non pesano e sono anche comode da tenere di scorta quando si ha poco spazio (io ne ho a stento per i detersivi, figuriamoci per le scorte!).
Utilizzarla è facilissimo, basta inserire la ricarica nel flacone dello sgrassante appena terminato,  aggiungere acqua calda e scuotere. Dopo qualche minuto la pellicola che racchiude il detersivo si scioglierà e non vi sarà alcuna differenza rispetto a uno sgrassatore tradizionale.
Anche per quanto riguarda la qualità, non ho trovato differenze rispetto ad altri sgrassatori analoghi, solitamente uso lo Chanteclair e ho trovato che questo funzionasse altrettanto bene!
Unica pecca è la qualità degli "spruzzini" dei detersivi, evidentemente studiati per durare quanto il loro contenuto, infatti ho utilizzato uno spruzzino riciclato del detersivo appena finito e una volta ricaricato con il salvambiente Sutter questo ha resistito qualche settimana rompendosi poi all'improvviso.
Il consiglio del diavoletto del focolare è, nel caso decidiate per il Salvambiente Sutter, comprate uno spruzzino "serio" e ricaricate sempre quello!

Emulsio Salvambiente
1.20 euro per la confezione da due ricariche
Pagella: promosso!

venerdì 21 marzo 2014

Fritun - cucina piemontese

difficoLtà: facile
tempo: 20 minuti



Ha una moglie tutta bionda e tutta bella
il nostro amico Angiolino
e ogni volta ci regala una frittella 
con le mele e con il vino.

Paolo Conte

Il Fritun è una classica ricetta piemontese, tipica della civiltà contadina, è fatto con ingredienti poveri che si trovavano in ogni casa: farina, mele, uova, zucchero e vino.
Come per ogni ricetta tradizionale che si rispetti, ogni famiglia ha la propria, e le proporzioni tra gli ingredienti possono cambiare a seconda dei gusti. Questa dolce semplice e dal sapore antico mi ha salvata nei tristi giorni di dieta anti-intolleranze. 


Ingredienti:
150 gr. di farina
1/2 bicchiere di vino bianco
uno schizzo di cognac
1 o 2 uova (dipende da quanto sono grosse)
un pizzico di sale
3 mele 

In una terrina mescolare i tuorli, con la farina, il vino e il cognac.
A parte montare gli albumi a neve (molto fermi) e incorporarli al composto facendo bene attenzione a non "smontarli". Far riposare il composto mentre si tagliano le mele a fettine e unirle all'impasto.
Cuocere il tutto come una frittata, la cottura deve essere lunga e a fuoco dolce (una decina di minuti), rigirate spesso in modo che cuocia in modo omogeneo anche all'interno.
Una volta cotto, disporre il fritun in un piatto e conspargerlo (quando è ancora caldo) con qualche cucchiaiata di zucchero semolato.
Servire tiepido.

Buon appetito!